Caterina Santoro (Bocchigliero, 1947) nasce in un paesino della Calabria, circondato dai maestosi boschi della Sila. Conseguito il diploma magistrale, nel 1967, si trasferisce a Milano, dove conosce Mario Potenza, suo futuro marito, uomo di grande cultura pedagogica e filosofica. Nel 1976 frequenta il corso di specializzazione biennale “Psicopedagogia dell’apprendimento” all’Università Cattolica di Milano. Ha insegnato a Milano nelle scuole elementari tra cui “A. Scarpa” e altre, per trentacinque anni. Nel 2010, viene colpita da un grave lutto, la perdita del marito.
Negli anni ha ottenuto diversi riconoscimenti letterari, partecipando a diversi concorsi, si ricordano “Città del Galatone” e “Superga”. Nel 2023 pubblica in “Antologia poetica dei poeti al Castello d’Aquino” di AA. VV. (Tempra Edizioni).
In questa breve intervista l’autrice si aprirà a delle confidenze.
Caterina sei la benvenuta nel salotto virtuale di Tempra Edizioni.
CATERINA: Saluto e ringrazio tutto il personale di Tempra Edizioni ed in particolare la dott.ssa Marianna Iannarone per la sua smisurata pazienza e professionalità.
1) Che significato attribuisci alla “Poesia”?
Oltre che essere un mezzo attraverso il quale il Poeta esprime i suoi sentimenti più profondi coinvolgendo ed emozionando il lettore, la Poesia, secondo la mia esperienza, è un "momento liberatorio" attraverso il quale superare le più alte difficoltà.
2) Quali poeti sono per te fonte di ispirazione?
Leopardi, Montale e Ungaretti.
3) Quando è nata l’idea di scrivere la silloge “Impronte di luce”?
Nel 2007, quando sono andata in pensione.
4) Trasformare la tua sofferenza in amore è stato un processo doloroso e lento, anche attraverso i tuoi componimenti, è questo il messaggio principale che hai voluto trasmettere?
Sì, come dicevo prima, la Poesia è stato il mezzo da me prescelto per superare i momenti di maggior difficoltà: ed alla base di questo c'è prima di tutto la volontà di superarli, appunto. E quale modo migliore se non quello di trasformare la sofferenza in amore? Se vogliamo, dissolvere il buio con l'aiuto del sole?
5) L’opera si suddivide in diverse sezioni, ad ognuna delle quali hai attribuito un tema specifico. A quale sezione sei particolarmente legata?
Sicuramente ad "Amori e ricordi".
6) Dal tuo percorso emotivo-spirituale quanto ti ha aiutato il contatto con la natura, considerando che sei particolarmente legata alla montagna quanto al mare?
Io sono nata nella natura. Sono cresciuta fra ruscelli, monti, boschi e prati innevati... E, dopo aver vissuto in una città come Milano, all'età di 36 anni sono tornata a vivere in mezzo alla natura (al mare, questa volta) perché era solo immergendomi nella sua bellezza e perfezione che io trovavo la mia felicità.
7) A chi dedichi il libro?
A mio Padre.
8) Il libro è di prossima presentazione?
Sì, probabilmente ce ne sarà una in estate proprio nel mio paese d'origine.
9) Qualcosa da aggiungere?
Non nascondo di essere molto emozionata, e ringrazio ancora Tempra Edizioni per l'enorme lavoro svolto. Ringrazio mio figlio, che mi ha sostenuto nel portare a conclusione il mio obbiettivo e la mia carissima amica scrittrice Giuliana Caputo per avermi continuamente supportato nei momenti difficili. Un grazie di cuore alla scrittrice Loredana Donnici per i suoi preziosi consensi. Infine ringrazio tutti i miei amici di Facebook che mi hanno sostenuto con i loro consensi.
Ringrazio Caterina per l’intervista.
Marianna Iannarone
per Tempra Edizioni